Tre ambienti solitari

Pubblicato: 19 settembre 2013 in Il me dentro me

Mi sei mancato, blog…
Alla fin fine tu sei sempre qua, come un cagnolino che aspetta il suo padrone che torni a casa.
Come se ti avessi abbandonato.
Come se ti avessi dimenticato…

Esistono tre confini che riescono a estraniarmi dal mondo e farmi sentire in pace con me stesso, come tornassi appunto a casa.
E guarda caso, tre ambienti solitari.
Il primo sei tu. Forse perché non spingo i post all’essere conosciuti, forse perché ti ritengo un blog personale di cui solo io ho bisogno e non altri.. resti uno spazio virtuale che per me significa molto.
Come il Nottesenzadio. Se vuoi puoi considerarlo un fratello. Tu e lui vi assomigliate. Due spazi virtuali silenziosi, l’uno, tu, che mi ascolta, l’altro che mi capisce.
Un po’ come Fratello Fiume, in questo secondo caso. Che sarebbe poi il terzo luogo di cui parlo.

Qualunque cosa cerchi di fare, ovunque cerchi di arrivare, finirà sempre che ritornerò da voi. Perché siete soli, o meglio.. solitari. Come me. Aspettate che qualcuno venga a trovarvi. Come me. Non fate nulla per farvi piacere. Come me. E non ottenete nulla, sia ben chiaro.  C’è chi predilige lo stare in compagnia, la società, quella che chiamano vita sociale. Non che io non ne abbia, ma semplicemente mi rendo conto che è impossibile stare da soli con se stessi immersi tra la gente.
Vabè per il momento mi limito a lasciare queste poche righe nella speranza che il minor numero possibile di persone possa leggerle. E casomai le leggano, vorrei che vi lasciaste infondere da un po’ di tristezza.. da un brivido d’amarezza.. e proviate anche voi a restar da soli. Anche solo per qualche ora…

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